martedì 28 aprile 2009

Le regine di striscia ...



Questa società è strana. Questo tempo è strano. Su alcune questioni, più o meno accettabili, ci si infarcisce la bocca con parole come "tollenza","modernità", "apertura mentale"; poi esistono altri luoghi. Luoghi comuni. Essi sembrano un po' come una sorta di "lavatrice ideologica" per ripulirsi la coscienza e tornare ad essere i "tolleranti" di sempre. Ad entrare in questa lavatrice ideologica sembra essere il turno delle veline. Le ho chiamate giustamente le regine di striscia, perché lo sono. Aprono il programma e contribuiscono a dargli quel tono allegro e spensierato che quella trasmissione satirica ha e deve avere. Ma che male vi fanno, ben pensanti?
Tra i ben pensanti in prima fila sembra essersi messa Sozzani, la direttrice di Vogue Italia. Ha detto di preferire alla TV che rappresentano, quella dell'Annunziata. Affermazione assolutamente priva di senso, visto che le due trasmissioni televisive a cui si riferisce sono di generi troppo diversi per poter essere confrontate. Non è che forse potrebbe esserci il momento per l'una e il momento per l'altra? Le ha poi indicate come un modello sbagliato per le giovani, definendole fra l'altro volgari. Più che altro a me sembra volgare e scomposto il suo intervento, al quale per altro hanno prontamente e sagacemente risposto le dirette interessate.
''Strano che la Sozzani non abbia mai ingioiellato e vestito all'ultima moda Lucia Annunziata per un servizio fotografico, continuando a utilizzare modelle anoressiche di cui Vogue è piena", dice Costanza Caracciolo. "E' questo il prototipo che i giovani dovrebbero seguire?''. Mentre per Federica Nargi ''non c'è nulla di più volgare dell'avere pregiudizi e stereotipi. Non sono mai andata in onda nuda, anzi, decisamente più vestita di certe modelle che appaiono su Vogue''.
Vi sembrano un modello pericoloso e dannoso? L'iprocisia sì, quella è veramente pericolosa e dannosa. Giù la maschera, lasciamo ballare le regine di striscia, lasciamole donarci allegria, del resto quella non è mai troppa.

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