
Nel bene e nel male c'è sempre lei l'Ortolani. Con uno slogan metereologico la potremmo chiamare "Serena variabile". Lei è una grande campionessa, dotata di tecnica da manuale del volley e di grinta da vendere. Quando è "Serena" sa essere una grande trascinatrice della squadra, quando è "variabile" è tutta un'altra partita. Purtroppo se proprio dovessimo trovare un difetto per il martello della nazionale non potremmo che tirar fuori la discontinuità. Lo si è visto anche nello scorso campionato con la Foppapedretti. Quando Serena ha smesso di essere Serena la Foppa ha vacillato fino a perdere campionato e coppa Italia. Quando Serena è stata in forma la Foppa ha volato. Utile la sostituzione provata da Micelli con la giovanissima e promettente Bosetti che ha prodotto qualche risultato, ma non è nemmeno lontanamente la stessa cosa di una Serena in forma. Del resto il ruolo dell'Ortolani non è semplice
, è quello che nel calcio è paragonabile al bomber. Ricopre, infatti, il ruolo di opposto cioè occupa il posto dietro al palleggiatore. A lei viene chiesto di mettere a terra il più gran numero di palle. E' lei in effetti riesce in questo in modo eccelso. A volte però ci sono quei black-out che spengono tutta la squadra che sia la Foppa o che sia la nazionale. Così nell'ultima partita in cui non c'era la solita Serena, L'italia ha perso, dopo una combattutissima partita, con la Repubblica Domenicana. Nessun problema l'Italia era già qualificata alla final six ed arrivata comunque prima nella pool di Tokio. Per non parlare del fatto che lei ha saputo trascinare la squadra in importantissime vittorie in questo World Grand Prix 2010. Questo proprio perchè Serena sa essere un'autentica leader della squadra, sa diventare un punto di riferimento per tut
te le sue compagne; dunque i suoi cali si amplificano e diventano cali di tutta la squadra. Diciamo che però questa discontinuità è un peccato veniale di gioventù. Sono sicuro che Serena Ortolani saprà essere il futuro del volley italiano, una delle più grandi giocatrici della storia. Non rimane che salutarla e immaginarci che ci risponda con quel suo sorriso sorgnone e sognatore che contraddistingue la bella Serena.
, è quello che nel calcio è paragonabile al bomber. Ricopre, infatti, il ruolo di opposto cioè occupa il posto dietro al palleggiatore. A lei viene chiesto di mettere a terra il più gran numero di palle. E' lei in effetti riesce in questo in modo eccelso. A volte però ci sono quei black-out che spengono tutta la squadra che sia la Foppa o che sia la nazionale. Così nell'ultima partita in cui non c'era la solita Serena, L'italia ha perso, dopo una combattutissima partita, con la Repubblica Domenicana. Nessun problema l'Italia era già qualificata alla final six ed arrivata comunque prima nella pool di Tokio. Per non parlare del fatto che lei ha saputo trascinare la squadra in importantissime vittorie in questo World Grand Prix 2010. Questo proprio perchè Serena sa essere un'autentica leader della squadra, sa diventare un punto di riferimento per tut

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