
Nel bene e nel male c'è sempre lei l'Ortolani. Con uno slogan metereologico la potremmo chiamare "Serena variabile". Lei è una grande campionessa, dotata di tecnica da manuale del volley e di grinta da vendere. Quando è "Serena" sa essere una grande trascinatrice della squadra, quando è "variabile" è tutta un'altra partita. Purtroppo se proprio dovessimo trovare un difetto per il martello della nazionale non potremmo che tirar fuori la discontinuità. Lo si è visto anche nello scorso campionato con la Foppapedretti. Quando Serena ha smesso di essere Serena la Foppa ha vacillato fino a perdere campionato e coppa Italia. Quando Serena è stata in forma la Foppa ha volato. Utile la sostituzione provata da Micelli con la giovanissima e promettente Bosetti che ha prodotto qualche risultato, ma non è nemmeno lontanamente la stessa cosa di una Serena in forma. Del resto il ruolo dell'Ortolani non è semplice