martedì 12 maggio 2009

A volte il tempo si ferma … forse

Ci sono delle volte in cui il tempo sfugge. Non riesci a cogliere un emozione, perché è come scritta sulla sabbia, basta un colpo di vento che vola via. Quel colpo di vento è il battere del tempo, incalzante, frenetico, incessante. Altre volte il tempo si ferma e tutto sembra immobile ed eterno. Magari un ricordo lontano, ma così vivido che ti sembra più attuale di quello che guardi con gli occhi nel presente.

Alcuni giorni fa mi è capitato di entrare in un bar. Un bar qualunque, in una via qualunque, in un momento qualunque. Eppure non era così. Era un bar speciale. Un bar in cui il tempo sembrava fermo da almeno 30 anni. L'anziano barista aveva una luce negli occhi, come fosse un ragazzo al suo primo impiego con mille progetti e sogni. I tavolini, l'arredamento e il clima confermavano di essere negli anni '80. Sul bancone non c'erano i vari zuccherini dietetici e non ma tutti rigorosamente mono dose, tipici delle fantasie e delle esigenze del nostro tempo. C'era solo quella vecchia zuccheriera di ferro, tipica dei bar di quel periodo, con dentro solo quello che serve, senza fronzoli: lo zucchero. Seduti ad uno di quei tavolini piccoli e tondi, una coppia di anziani (giovani) discutevano ridendo e solleticandosi, come una giovane coppia di amanti intenta a conoscersi. Così sognante ho alzato lo sguardo, fino ad incrociare il vecchio listino prezzi appeso al muro, nell'illusione di leggere 800 lire. Invece di colpo sono stato rigettato nel presente, là il tempo non si era fermato. Quella lavagnetta scritta con lettere staccabili tuonava solamente l'esosità dell'economia moderna: € 1.